La variante per l’Abbazia di Farfa attraversa i caratteristici borghi medievali di Toffia e Fara in Sabina. Il percorso si sviluppa per lunghi tratti su strade secondarie tra gli uliveti. Le salite più significative sono quelle per Fara in Sabina e Poggio Moiano. La variante è un piacevole detour per scoprire una delle abbazie benedettine più importanti d’Italia: Farfa.

Attraversata la strada provinciale a monte dell’Abbazia, all’altezza di un masso con il segno del Tau Francescano, si oltrepassa un cancello e si sale per circa 1 km lungo un antico sentiero, raggiungendo l’incrocio stradale dei Quattro Venti. Attraversato l’incrocio, si prosegue lungo un altro sentiero attraverso il versante Ovest della collina, in cima alla quale si vede il paese di Fara in Sabina. Superato il paese, si svolta a destra e si continua a scendere lungo Via della Montagna, si attraversa Via Montegrottone e si prosegue peer un breve tratto in Via San Cesareo. Si svolta a sinistra in Via  Carlo Vecchio e si entra a Canneto. Da qui si possono seguire le indicazioni per visitare l’ulivo più grande d’Europa. Si svolta a destra in Via Roma e, all’altezza di Via XXV aprile, a sinistra e dopo circa 100m a destra (Via Colle della Noce), si prosegue per 1,5km fino a tornare sulla strada asfaltata (Via Roma) che si percorre fino alla frazione di Corese Terra. Uscendo dal paese in direzione sud, si scavalca la SS4 “Salaria” e si attraversa la Via Salaria Vecchia tra Borgo Quinzio e Acquaviva di Nerola. Si prosegue su una stradina che, dopo circa 500m, termina sulla stradina proveniente da Acquaviva di Nerola, confluendo nel tracciato della tappa “Ponticelli di Scandriglia – Monterotondo”.