Rieti, umbelicus Italiae, da tempi di Marco Terenzio Varrone che, nel 116 a.C., affermava che l’agro reatino era il centro della penisola italica. Al termine di Via Roma affacciandosi dal ponte si possono vedere le spoglie dell’antico Ponte Romano(III sec. a.C.) parzialmente sommerso dal fiume Velino. In piazza Vittorio Emanuele II su cui si affaccia il palazzo del Comune spicca la fontana dei Delfini. La cattedrale di Santa Maria la cui severità dell’edificio e della Torre Campanaria contrasta con lo sfarzo dell’interno a croce latina e sulle navate laterali spiccano la cappella di Santa Barbara con la statua della Santa scolpita dal Mari su bozzetto del Bernini e la Cripta consacrata nel 1225 dove la prima colonnina sulla sinistra è un miliario dell’antica via Salaria. Il Palazzo Vescovile è caratterizzato da una loggia a due ordini di archi, un grande loggiato al pian terreno e da una scalinata, nel cortile interno, si accede al salone Papale dove, secondo la tradizione, nel 1185 fu celebrato per legatos il matrimonio tra Enrico VI e Costanza d’Altavilla.