Chiostro del Santuario La Foresta”…Francesco per sua divozione andò a santo Jacopo di Galizia…”
I Fioretti di San Francesco, IV, 1830 in Fonti Francescane. Editio Minor, Assisi, Movimento Francescano, 1986

Due personalità, San Francesco e l’Apostolo Giacomo, divise dai secoli ma unite dalla fede e dal desiderio di percorrere le vie del mondo.

San Francesco fu missionario e pellegrino. Percorse larga parte dell’Italia, raggiunse la Terra Santa, predicò in Siria e in Egitto, tentò di raggiungere il Marocco.
San Francesco camminò lungo le vie che migliaia di fedeli seguivano per i loro pellegrinaggi, veri motori della storia del Medioevo europeo. Come tanti suoi contemporanei anche Francesco raggiunse la meta più ambita: Santiago di Compostela.

I Fioretti sono l’unica fonte autorevole a narrare il viaggio di San Francesco verso la Galizia e Santiago di Compostela. È facile immaginare Francesco pellegrino sul Cammino di Santiago.

Il pellegrinaggio verso Santiago di Compostela
Santiago di Compostela nel cuore della Galizia, estrema propaggine occidentale della Spagna, ospita il sepolcro dell’Apostolo Giacomo.
A partire dal IX sec. genti da tutta Europa si spostarono per raggiungere Compostela e le spoglie venerate.

Questo Cammino nel corso dei secoli ha coinvolto milioni di persone, diventando una straordinaria occasione di scambio e conoscenza. Un fenomeno religioso, sociale e culturale che ha segnato profondamente la storia d’Europa, contribuendo a costruire l’identità del nostro continente. Per questo il Consiglio d’Europa ha dichiarato il Camino di Santiago Itinerario Culturale Europeo.

La cosiddetta Guida del Pellegrino, un testo del XII sec., ricostruisce le tappe del Cammino. Le strade del pellegrinaggio percorrevano l’intera Europa e confluivano tutte a Puente la Reina, vicino Pamplona. Di qui cominciava la parte spagnola del Cammino (800 Km), percorsa ancor oggi da migliaia di pellegrini.

Il Medioevo pellegrino
L’intera civiltà medievale si fonda sull’idea di pellegrinaggio, nel quale convergono fede, passione per il viaggio e per l’avventura.
Per un uomo medievale compiere almeno un pellegrinaggio era indispensabile. Pur di adempiere a questo dovere schiere di fedeli affrontavano viaggi lunghissimi, spesso a piedi, sfidando continui pericoli. Non a caso i pellegrini prima di mettersi in cammino facevano testamento. Oltre Santiago, le altre due grandi mete erano Roma e Gerusalemme.

A Roma tutta la cristianità arrivava per venerare le reliquie dei martiri e pregare sulle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo. I pellegrini percorrevano la Via Francigena, che univa Roma all’Europa centrale e occidentale. Una via che, dal Canale della Manica a Roma, comprendeva almeno ottanta tappe.

A Gerusalemme i fedeli giungevano per sostare sui luoghi di Cristo e visitare il Santo Sepolcro. Fin dai primi secoli del Cristianesimo la Terra Santa fu meta di pellegrinaggio. Sul finire del X sec. l’afflusso si moltiplicò, dando impulso alle Crociate, veri pellegrinaggi in armi per liberare i luoghi santi dall’Islam. I cammini percorsi per giungere a Gerusalemme erano diversi: via terra, attraverso i Balcani, oppure passando per l’Italia e poi via mare imbarcandosi lungo la costa adriatica.